11.12.2024
La Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD) cambia le regole per le imprese europee, obbligando le aziende a gestire responsabilmente i loro impatti ambientali lungo tutta la catena del valore.
La Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), nota anche come Supply Chain Act. pubblicata nella Gazzetta Ufficiale Europea il 5 luglio 2024 ed entrata in vigore il 25 luglio 2024,
rappresenta un nuovo tassello nel mosaico legislativo che l’Unione Europea sta costruendo per promuovere un’economia più equa e sostenibile. Già dal prossimo anno, tutti gli Stati membri dovranno
recepire le disposizioni della direttiva nelle proprie normative nazionali, segnando una svolta significativa nel modo in cui le imprese gestiscono le proprie responsabilità ambientali e sociali.
PERCHÉ LA CSDDD È COSÌ IMPORTANTE?
La CSDDD non è solo un’altra regolamentazione per le imprese: è un cambio di paradigma. Mira a garantire che le aziende soggette a normativa si assumano la responsabilità degli impatti negativi che le loro attività possono
avere lungo tutta la catena del valore. Questo include non solo i fornitori diretti, ma anche i subfornitori, spesso ubicati in Paesi con regolamentazioni meno rigide.
In un contesto in cui la sostenibilità non è più un’opzione ma una necessità, la direttiva introduce obblighi stringenti per promuovere pratiche aziendali responsabili. Le aziende dovranno infatti implementare procedure di
due diligence per identificare, prevenire e mitigare i rischi, concentrandosi su queste principali aree:
• Tutela dei diritti umani, promuovendo azioni come ad esempio la promozione della parità di genere;
• Protezione ambientale, ad esempio contenendo le emissioni di gas serra in linea con gli obiettivi climatici internazionali;
• Governance responsabile, attraverso attività quali: la trasparenza nella comunicazione dei rischi e delle azioni intraprese, il coinvolgimento degli stakeholder, inclusi lavoratori, comunità locali, investitori e consumatori.
OBBLIGHI CHIAVE PER LE IMPRESE
La CSDDD richiede alle aziende di adottare una serie di misure per allinearsi alle sue disposizioni. Tra queste:
1. Integrare la due diligence nelle politiche aziendali: Le imprese dovranno incorporare il dovere di diligenza nei loro sistemi di gestione dei rischi e nei processi decisionali strategici.
2. Monitorare e valutare gli impatti: È obbligatorio identificare e analizzare gli impatti negativi, sia reali che potenziali, lungo tutta la catena del valore.
3. Prevenire e mitigare i danni: Devono essere messe in atto misure concrete per prevenire i rischi futuri e, se necessario, riparare i danni già causati.
4. Garantire trasparenza: Le aziende dovranno rendicontare regolarmente le loro attività di due diligence in conformità con la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).
5. Fornire canali di segnalazione: Devono essere disponibili strumenti che consentano alle parti interessate di segnalare preoccupazioni relative all’impatto delle attività aziendali.
CHI È SOGGETTO ALLA CSDDD E QUALI SONO LE TEMPISTICHE?
La direttiva si applica in modo progressivo alle grandi imprese con sede nell’UE o che operano nel mercato europeo e prevede un'implementazione scaglionata per permettere alle aziende di adeguarsi progressivamente alle nuove normative:
• Luglio 2027: Aziende con più di 5.000 dipendenti e un fatturato superiore a 1,5 miliardi di euro
• Luglio 2028: Aziende con oltre 3.000 dipendenti e un fatturato superiore a 900 milioni di euro
• Luglio 2029: Imprese con più di 1.000 dipendenti e un fatturato superiore a 450 milioni di euro
Per le aziende extra-UE, gli obblighi si applicano a partire dal 2027 se generano un fatturato netto di almeno 450 milioni di euro nell’UE.
COSA RISCHIANO LE IMPRESE INADEMPIENTI?
Le sanzioni previste per il mancato rispetto della direttiva sono significative. Gli Stati membri dovranno stabilire le autorità competenti e definire le sanzioni, che potranno includere:
• Multe fino al 5% del fatturato mondiale netto dell’azienda
• Esclusione dagli appalti pubblici
• Responsabilità civile con obbligo di risarcimento dei danni
Queste misure sottolineano la serietà con cui l’UE intende garantire l’implementazione della direttiva.
QUALI SONO I VANTAGGI DELLA CSDDD PER LE IMPRESE?
Oltre ai costi e agli obblighi iniziali, la CSDDD può rappresentare un’opportunità strategica per le aziende. Un approccio responsabile alla sostenibilità può migliorare la reputazione aziendale,
attirare investitori e talenti e incrementare la fiducia dei consumatori. Inoltre, le imprese che adottano pratiche sostenibili possono posizionarsi meglio per accedere a finanziamenti pubblici e privati.
In Italia, la direttiva potrebbe persino favorire le PMI, che potrebbero tornare a essere preferite rispetto a fornitori internazionali con pratiche meno sostenibili.
UN EFFETTO DOMINO POSITIVO
Sebbene la CSDDD si applichi solo a una minoranza di aziende, il suo impatto potrebbe essere molto più ampio. Le imprese non soggette alla direttiva potrebbero decidere volontariamente di adottarne i principi,
sia per rimanere competitive sia per beneficiare dei vantaggi reputazionali e strategici associati alla sostenibilità. Questo effetto domino potrebbe contribuire a diffondere pratiche sostenibili lungo l’intero tessuto economico europeo.
CONCLUSIONI
La CSDDD è più di una semplice regolamentazione: è un invito a ripensare il ruolo delle imprese nella società e nell’ambiente. Per le aziende, rappresenta una sfida ma anche un’opportunità unica di contribuire a un futuro più sostenibile e giusto.
Con la giusta preparazione e il supporto di partner qualificati, le organizzazioni possono trasformare questi nuovi obblighi in una leva strategica per il successo a lungo termine.
Prenota una consulenza gratuita e scopri come MOVESION può affiancarti con soluzioni concrete e personalizzate per costruire un futuro più responsabile e di successo.