25.11.2024
La sostenibilità è ormai una componente essenziale del successo aziendale, guidata da obblighi normativi e opportunità strategiche.
In questo contesto, il concetto di doppia materialità si distingue come un elemento chiave per la rendicontazione ESG (ambientale, sociale e di governance),
consentendo alle imprese di identificare i temi più rilevanti, considerando due prospettive interconnesse: da un lato l’impatto delle attività sull’ambiente e sulla società,
dall’altro i rischi e le opportunità legati a fattori ESG sulle performance economiche. Questo approccio è al centro del quadro normativo europeo
ESRS (European Sustainability Reporting Standards) e rappresenta un pilastro della
Direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive).
COS'È LA DOPPIA MATERIALITÀ?
La doppia materialità implica una valutazione su due fronti:
1) Materialità di impatto (Inside-Out):: Analizza come le attività aziendali influenzano l’ambiente e la società. Si tratta di valutare gli impatti diretti e indiretti delle operazioni aziendali,
dalla produzione al consumo, considerando differenti aspetti come le emissioni di gas serra, il consumo di risorse naturali, le condizioni di lavoro e i diritti umani.
Questo include, ad esempio, l’impatto della produzione sulla biodiversità o le condizioni di lavoro nelle proprie filiere.
2) Materialità finanziaria (Outside-In):: Considera come i fattori ambientali,sociali e di governance influenzano la performance finanziaria dell’azienda.
Si tratta di valutare i rischi e le opportunità legati a questi fattori, come i cambiamenti climatici, le nuove regolamentazioni, le aspettative degli investitori e le preferenze dei consumatori.
Ad esempio, un aumento della regolamentazione sulle emissioni di gas serra può comportare costi aggiuntivi o rischi reputazionali.
Questa prospettiva duale garantisce una comprensione completa degli impatti e invita le aziende a considerare le interconnessioni tra le dimensioni economica, sociale e ambientale, garantendo una rendicontazione trasparente e completa.
UN PROCESSO DI VALUTAZIONE FONDAMENTALE
Per conformarsi agli standard ESRS, le aziende devono seguire un processo strutturato articolato nelle seguenti fasi:
1) Mappatura del contesto e identificazione degli stakeholder: Individuare tutti i portatori d'interesse (investitori, dipendenti, clienti, fornitori, comunità locali) per comprendere le loro aspettative e preoccupazioni.
È importante considerare anche comunità locali, ONG, governi e altri gruppi di interesse che possono essere influenzati dalle attività dell'azienda o che possono influenzare l'azienda stessa.
2) Identificazione preliminare dei temi: Creare un elenco di temi ESG potenzialmente rilevanti basandosi su linee guida normative, benchmark di settore e feedback interni.
Questo elenco può includere tematiche quali cambiamento climatico, diversità e inclusione, innovazione sostenibile e rischi di approvvigionamento.
3) Coinvolgimento degli stakeholder: Consultare tutti i portatori di interesse per comprendere le priorità di ciascuno, attraverso strumenti quali: interviste, sondaggi, focus group,
workshop e analisi dei social media. L'obiettivo è comprendere le aspettative, le preoccupazioni e le priorità di ciascun gruppo di stakeholder.
Questo passaggio è cruciale per garantire che la valutazione rifletta una pluralità di prospettive e che i temi selezionati siano rilevanti per chi interagisce con l’azienda.
4) Selezione finale dei temi: Raffinare l’elenco iniziale basandosi sui feedback raccolti e sul consenso interno. In questa fase sono esclusi i temi considerati marginali, mentre quelli ritenuti prioritari
vengono integrati con informazioni aggiuntive per supportare il processo decisionale. Questo step richiede un coordinamento interno per raggiungere un consenso sulla rilevanza dei temi.
5) Analisi di impatti, rischi e opportunità (IRO): Esaminare la gravità, la portata e le probabilità dei rischi e opportunità associati a ciascun tema. Per valutare l'importanza di un tema, si possono considerare diversi criteri,
come la probabilità e la gravità dell'impatto, l'urgenza, l'irreversibilità, l'importanza per gli stakeholder e l'allineamento con la strategia aziendale.
6) Matrice di doppia materialità: La matrice di doppia materialità è uno strumento essenziale per identificare e rappresentare i temi ESG più rilevanti per un’azienda,
integrando due prospettive fondamentali: da un lato, l’impatto delle attività aziendali su ambiente e società (materialità di impatto), e dall’altro, l’influenza di fattori ESG sulle performance finanziarie dell’impresa (materialità finanziaria).
La matrice si costruisce posizionando i temi lungo due assi:
• l’asse verticale misura il livello di impatto che le attività aziendali hanno sul contesto esterno (prospettiva Inside-Out);
• l’asse orizzontale valuta quanto i fattori ESG influenzano i risultati economici e operativi dell’azienda (prospettiva Outside-In).
I temi che si collocano nella parte superiore destra della matrice, caratterizzati da un’elevata rilevanza sia in termini di impatto che di valore finanziario, diventano prioritari per la strategia aziendale e la rendicontazione.
La costruzione della matrice richiede un’analisi strutturata e l’utilizzo di dati affidabili. Questo strumento non solo consente di comunicare in modo chiaro con gli stakeholder, ma supporta anche la definizione di priorità strategiche,
concentrando risorse su rischi e opportunità realmente significativi per la sostenibilità e il successo aziendale.
7) Selezione dei KPI: La selezione degli indicatori chiave di performance (KPI) rappresenta una fase cruciale nel processo di valutazione della doppia materialità e costituisce il fondamento per una rendicontazione
di sostenibilità efficace e trasparente; pertanto, è fondamentale che la scelta dei KPI sia attentamente ponderata e allineata ai requisiti normativi. Gli indicatori chiave selezionati devono essere in grado di riflettere accuratamente i temi materiali
identificati e di fornire una misura oggettiva dei progressi compiuti verso gli obiettivi di sostenibilità dell'organizzazione. Un'accurata selezione dei KPI consente non solo di soddisfare gli obblighi di rendicontazione, ma anche di integrare
la sostenibilità nella strategia aziendale, favorendo un processo di miglioramento continuo. È quindi essenziale che i KPI siano specifici, misurabili, rilevanti, attuali e verificabili, nonché coerenti con gli standard internazionali di rendicontazione di sostenibilità.
8) Raccolta dei dati e allineamento con le metriche ESRS: Questa fase è cruciale per garantire la conformità agli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) e per predisporre un Bilancio di Sostenibilità completo e allineato alle normative.
Questa attività consiste nell’organizzare un sistema strutturato di raccolta e verifica di informazioni per ciascun indicatore richiesto dagli ESRS, coprendo tutti i temi materiali identificati. Ogni indicatore, che può riguardare emissioni di gas serra, consumo di risorse naturali,
diritti umani o diversità, richiede dati quantitativi e qualitativi che siano coerenti, accurati e aggiornati.
LE SFIDE DELLA DOPPIA MATERIALITÀ
Nonostante la sua importanza, il processo di doppia materialità presenta sfide significative:
• Raccolta dati complessa: Mappare la catena del valore e ottenere dati affidabili richiede risorse e strumenti avanzati.
• Coinvolgimento efficace degli stakeholder: Gestire una vasta gamma di interessi e priorità può essere impegnativo.
• Definizione delle soglie di materialità: Stabilire criteri oggettivi per determinare cosa sia rilevante non è semplice.
• Adattamento continuo: Le normative, come la CSRD, sono in continua evoluzione, rendendo necessario un aggiornamento costante delle pratiche aziendali.
PERCHÉ LA DOPPIA MATERIALITÀ È IMPORTANTE?
La doppia materialità non è solo un obbligo normativo, ma anche un’opportunità per rafforzare il valore aziendale. Identificare gli impatti e i rischi ESG consente alle aziende di:
• Migliorare la trasparenza nei confronti degli stakeholder.
• Mitigare i rischi reputazionali e operativi.
• Allineare le strategie aziendali con obiettivi di sostenibilità globali.
• Scoprire opportunità di innovazione, come nuovi mercati o pratiche operative più efficienti.
Soprattutto, il processo è indispensabile per la redazione di un Bilancio di Sostenibilità che rispecchi accuratamente sia gli impatti finanziari che quelli sociali,ambientali e di governance.
Pertanto, questo documento non solo dimostra la conformità normativa, ma rafforza anche la fiducia degli stakeholder e il posizionamento dell’azienda nel mercato.
UNO SGUARDO AL FUTURO
Con l’introduzione della CSRD, la rendicontazione ESG basata sulla doppia materialità diventerà un requisito standard per le aziende europee. Adottare un approccio strutturato e trasparente è essenziale per garantire la conformità,
ma soprattutto per posizionarsi come leader nella transizione verso un’economia più sostenibile.
In un contesto globale sempre più sensibile ai temi di sostenibilità, la doppia materialità rappresenta un passo cruciale per costruire un futuro in cui le esigenze economiche, sociali e ambientali trovino un equilibrio virtuoso,
valorizzato e reso visibile attraverso un Bilancio di Sostenibilità ben articolato e integrato nelle strategie aziendali.
Da anni, MOVESION si è specializzata nel progettare soluzioni innovative per la sostenibilità aziendale. Grazie alla nostra tecnologia all’avanguardia, supportiamo le aziende nella raccolta di dati in modo semplice, preciso e puntuale,
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