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08.03.2023

La transizione ecologica fa emergere il ruolo del manager della sostenibilità.

Tra il 2023 e il 2026 saranno richiesti 4 milioni di lavoratori con questa competenza.

Le professioni nell’ambito sustainability sono in netta crescita. La classifica LinkedIn 2023 mette al secondo posto, il manager della sostenibilità.

Il recente rapporto «Alte competenze per un futuro sostenibile» dell’osservatorio 4.Manager sottolinea che tra il 2023 e il 2026, sia imprese sia P.A. avranno necessità di 4 milioni di lavoratori di medio e alto profilo con queste competenze. L’esigenza di queste professionalità è confermata dalla proliferazione di percorsi di formazione universitari altamente specializzanti sul tema.

In questo contesto, il manager della sostenibilità promuove, definisce e coordina ogni iniziativa sul tema, conciliando la gestione ordinaria con attività innovative, considerando fattori ambientali, sociali e di governance nelle decisioni finanziarie, analizzando le aree di miglioramento e di rischio, misurando la sostenibilità aziendale.

Un profilo da cui derivano tre figure manageriali più tecnico-operative, focalizzate sui tre specifici ambiti ESG: l’environmental manager, che gestisce e monitora l’implementazione di politiche sostenibili, promuove tecnologie pulite, individua rischi e opportunità in ambito ambientale; il social manager, che persegue specifici obiettivi di impatto sociale; il governance manager, che previene e monitora i rischi etici della realtà organizzativa e delle relazioni tra tutti i soggetti coinvolti, garantisce la conformità dei propri prodotti o servizi alle normative e agli standard cui l’azienda aderisce.

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