Mobility Budget
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05.12.2022

Come introdurre la micromobilità in azienda?

Con mySharing, il servizio che mette a disposizione dei dipendenti convenzioni con i maggior provider di mobilità.

La micromobilità ha preso piede nelle città. Complice la pandemia, e-bike monopattini e altri mezzi hanno invaso spazi dei centri urbani in una maniera impensabile fino a qualche anno fa. Oggi svolgono una funzione di considerevole importanza all’interno della mobilità sostenibile urbana. I motivi di questa “scalata” senz’altro sono l’inquinamento atmosferico e il riscaldamento globale del pianeta che negli ultimi decenni sono stati presenti sempre più frequentemente nella sensibilità pubblica tanto da spronare anche la politica verso l’adozione di soluzioni di mobilità sostenibile.

Il futuro è quindi orientato sempre più verso la micromobilità urbana con lo scopo di generare uno spazio sempre maggiore per pedoni e biciclette a fronte di una minore circolazione delle auto per ridurre le emissioni nocive nell’atmosfera.


COS’È LA MICROMOBILITÀ

Piccoli veicoli elettrici oggi fiancheggiano le auto di nuova generazione nella lotta all’inquinamento, offrendo anche una soluzione di spostamento rapido ed ecologico che può sostituire l’uso della bicicletta.

Tra questi mezzi, oltre ai monopattini elettrici che tutti conosciamo, si diffondono sempre di più i segway, dispositivi che funzionano sfruttando una combinazione di informatica, meccanica ed elettronica, i monowheel, strumenti simili all’uniciclo e dotato di una sola ruota e gli hoverboard, veicoli dotati di ruote parallele che consentono il trasporto di persone a bordo in posizione di equilibrio sfruttando sensori giroscopici e dispositivi elettronici di bordo.


LA MICROMOBILITÀ IN AZIENDA, OGGI

Essa costituisce uno modo adatto a sostenere lo sviluppo di una mobilità sostenibile unita all’uso del trasporto pubblico locale. È conveniente in particolare per gli spostamenti di prossimità dove il mezzo pubblico non arriva o non può arrivare, risolvendo il problema dell’«ultimo chilometro», cioè quel tratto di percorso che divide la fermata del mezzo pubblico dalla destinazione finale dell’utente. Quindi è molto utile per gli spostamenti Casa-Lavoro dei dipendenti aziendali. La micromobilità quindi sta iniziando ad entrare anche nella visione di mobilità aziendale, ma essendo un fenomeno attuale e ancora sottoposto a cambiamenti, l’approccio dei fleet e mobility manager aziendali resta di grande prudenza verso questi mezzi, attendendo una regolamentazione più stringente che possa assicurare una circolazione in maggiore sicurezza sulle strade italiane.


COME INTRODURRE LA MICROMOBILITÀ E LA SHARING MOBILITY IN AZIENDA

Le strategie, in questo caso, vengono indirizzate alla creazione di un contesto favorevole all’uso della modalità dolce da parte dei dipendenti:
• Realizzazione di stalli per biciclette o di spazi dedicati ai monopattini elettrici, con stazioni di ricarica elettrica per e-bike e monopattini; 
• Realizzazione di spogliatoi con docce per i dipendenti; 
• Acquisto di bici aziendali per utilizzo su prenotazione; 
• Convenzioni con aziende di bikesharing e micromobilità condivisa al fine di fornire servizi di bikesharing o micromobilità condivisa dedicati o a prezzi agevolati per i dipendenti.

Ulteriori misure e soluzioni di mobilità possono essere attuate tramite strumenti informatici e di comunicazione, come ad esempio:
• Iniziative che favoriscano la sensibilizzazione dei dipendenti sui temi della mobilità sostenibile; 
• Corsi di formazione per i dipendenti; 
• Incentivi all’utilizzo di app per il monitoraggio degli spostamenti; 
• richieste di interventi di messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali/ciclabili in prossimità degli accessi alle sedi aziendali. 

Altre soluzioni:
• Favorire l’acquisto di un mezzo ciclabile a pedalata muscolare o assistita per incentivare l’utilizzo da parte dei dipendenti attraverso un contributo economico.
• Stipulare convenzioni con aziende che offrono servizi di mobilità condivisa di mezzi a mobilità dolce, impatterebbe positivamente sul cambiamento modale degli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti, inoltre ridurrebbe congestione stradale ed emissioni inquinanti in città.
• Favorire gli spostamenti con mezzi di micromobilità, come biciclette e monopattini, realizzando in azienda infrastrutture che permettano ai dipendenti di lasciare la propria attrezzatura in sicurezza e che permettano anche la ricarica delle batterie.


I VANTAGGI DELLA MICROMOBILITA’ PER L’AZIENDA, I DIPENDENTI E L’AMBIENTE

Le aziende stanno compiendo dei veri e propri investimenti, necessari per mettere i dipendenti nelle condizioni di poter lavorare al massimo delle proprie potenzialità e quindi accrescere il welfare aziendale. Esso collegato al tema della sostenibilità, oltre a migliorare la vita dei lavoratori e delle loro famiglie, mira anche ad aumentare l’attenzione verso l’ambiente che ci circonda.

Strettamente collegata a questo tema è la mobilità; che quando è sostenibile dà la possibilità non solo di diminuire le emissioni di CO2 ma anche di ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro dei dipendenti riducendo il loro stress e aumentando fortemente il livello di produttività. Oltre a questo, l’azienda può trarre dei benefici economici e rafforzare la propria immagine.


MOVESION PER LA MICROMOBILITÀ

MOVESION dal 2014 concentra il suo impegno verso l’obiettivo di migliorare la qualità degli spostamenti dei dipendenti aziendali, tenendo conto anche della sostenibilità economica e ambientale. In quest’ottica con Mobility Company, l’innovativo portale della mobilità che contiene una serie di strumenti e servizi si sta occupando di rivoluzionare le abitudini di spostamento dei dipendenti. All’interno della piattaforma, nel modulo mySharing, sono presenti delle convenzioni con i maggiori provider di mobilità e micromobilità condivisa operanti sull’intero territorio nazionale. I dipendenti possono acquistare dei voucher a prezzi unici in modo semplice e veloce per muoversi liberamente e in maniera sostenibile.

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